Se pianifichi di vendere casa in futuro, ristrutturare è un ottimo metodo per aumentarne il valore. Anche nel 2020 sarà possibile usufruire degli interessanti bonus casa 2020 per la ristrutturazione, quest’anno ci sono anche delle belle novità.

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La nuova detrazione IRPEF 2020, quella per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici è pari al 90% delle spese sostenute.

Le cifre parlano chiaro:

• 50% di detrazione per gli interventi di ristrutturazione
• 65% per interventi relativi alla riqualificazione energetica.
• 90% per la ristrutturazione delle facciate esterne

Secondo dati statistici, gli investimenti che sono stati fatti in base ai bonus dell’edilizia sono aumentati fino al 170% in alcune regioni dell’Italia: nello specifico Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.

Quasi l’80% di questa percentuale ha riguardato immobili vecchi e usati. La parte restante ha riguardato le nuove costruzioni. Sono ancora molti gli incentivi a disposizione per ristrutturare casa: ad esempio le finestre, i vetri, gli impianti di climatizzazione.

Invece è aumentato al 50% la detrazione se si acquistano elettrodomestici in classe A e A+.

BONUS CASA 2020: COME FUNZIONA

Fino a 96.000 euro è possibile investire in lavori di ristrutturazione edilizia con una detrazione fiscale del 50%.

Tutti i contribuenti assoggettati a Irpef possono beneficiare delle agevolazioni, anche se non residenti in Italia.

Se l’immobile da ristrutturare è intestato a due persone, entrambe hanno il diritto alla detrazione. L’importante è che il documento fiscale riporti la percentuale di spesa sostenuta da chi non figura sui documenti.

Se i lavori di ristrutturazione vengono fatti direttamente dal proprietario di immobile, magari in economia, la detrazione fiscale può essere applicata sulle spese per i materiali (piastrelle, infissi, tubi ecc).

I lavori che rientrano nelle agevolazioni riguardano anche il restauro e il risanamento conservativo. Ad esempio, rientrano in questa categoria l’eliminazione delle muffe e dell’umidità, l’adeguamento dei solai (a condizione che venga mantenuta la volumetria originaria), l’apertura di finestre nuove o situazioni adatte all’aerazione dei locali.

Tra i limiti per beneficiare della detrazione, uno dei più importanti è quello che riguarda la demolizione e la successiva ricostruzione dell’immobile. Se c’è un successivo ampliamento, la agevolazione non spetta.

Le agevolazioni si estendono anche alle parti comuni dei condomini. In particolare per quanto riguarda il suolo su cui è costruito l’immobile, i muri maestri, i tetti, i portoni di ingresso, le portinerie, le lavanderie, il riscaldamento centralizzato, gli ascensori e le fognature.

La detrazione spetta a tutti i proprietari di appartamenti in base ai millesimi. L’amministratore ha l’obbligo di fornire ai condomini una certificazione che attesti le spese e le quote millesimali di spettanza.

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